Quanta strada nei miei sandali
Omaggio a Paolo Conte
Non a caso ci troviamo oggi, qui, a villa Glisenti, dove appena tre anni fa presentammo “Hic et Nunc” con molti di voi qui presenti e sempre con Romano Mazzola. Ricordo ancora la faccia di Romano quella sera, al termine dell’inaugurazione, un viso tra il preoccupato e l’entusiasta, lo sguardo di chi ha una brillante idea, ma ancora teme di dirla ad alta voce, forse per paura che qualcuno gliela possa rubare o forse perché teme di svegliarsi all’improvviso e sentire sfumare quell’idea nell’angolo più remoto della memoria. Mi guardò e disse: ”Ho in mente un progetto originale, che secondo me potrà funzionare e tuo padre è l’interprete perfetto per realizzarlo.
Quanta strada nei miei sandali e villa glisenti
Vedrai che questa mostra sarà un successo, un successo che non si fermerà qui a Brescia, ma partirà”, usando un linguaggio musicale, per un tour.. Oggi è il giorno immaginato da Romano, e ci sono già state diverse richieste di allestire la mostra in altre location italiane; tutte richieste che valuteremo con attenzione nelle prossime settimane. Anche se, a onor del vero, la destinazione finale vuol essere quella Parigi, tanto cara al maestro Paolo Conte


Sappiamo che la strada di “quanta strada nei miei sandali” sarà lunga e non senza qualche difficoltà, lo sappiamo bene, ogni mostra ed evento ha le sue criticità, dai costi di Miami, all’instabilità nel mondo arabo, e alle svariate complessità burocratiche che spesso caratterizzano il nostro bel paese. Seguo mio padre da quando ho poco più di tre anni e sono il suo curatore personale da 7 anni, che ci hanno portato in fiere, mostre personali ed istituzionali in tutto il mondo: da Brescia a Venezia e Genova, dalle mostre di Expo Milano alle mostre del giubileo e i patti di Roma. Da Pechino a New York e Miami fino alla recente esperienza nel mondo arabo.. Ma questo peregrinare porta con sé anche enormi soddisfazioni, tanto che le quotazioni di Tiziano sono in crescita continua, le sue opere sono archiviate in libri di critica d’arte al fianco dei più grandi maestri della storia. Proprio la scorsa settimana mi trovavo a Massa con mio Padre per inaugurare una mostra Commemorativa dei tre grandi artisti toscani; Possenti, Alinari e Talani. Una nuova monografia è in produzione proprio in questi giorni, e sono lieto di annunciare che nuovi eventi sono in programma ancora in collaborazione con Romano Mazzola sia in italia che all’estero.
come immaginate, vivere nel mondo dell’arte, vuol dire viaggiare, e molto….viaggiare fra i vari paesi, viaggiare all’interno di se stessi, viaggiare attraverso la ricerca…ecco perchè ho scelto di interpretare l’allestimento di oggi come se fosse il viaggio della vita artistica e personale di un cantautore, reinterpretato attraverso la figurazione: su una topolino amaranto.
La prima sala dedicata ad azzurro, canzone composta da Conte e Pallavicini nel 68 per Celentano, è un’intro leggero, spensierato anche se un filo malinconico. Nelle sale successive si proveranno le varie facce dell’amore, dalla passione ai tradimenti, dall’ erotismo, all’amore platonico. Viaggi, sport e jazz saranno le sale della manifestazione delle passioni, dell’accettazione e riconciliazione con sè, per finire con la pace e la serenità ritrovata in uno stato di consapevolezza ed esperienza di una vita vissuta appieno, all’interno di un viaggio non sempre in discesa, non senza fatiche, dolori e delusioni, ma che sa dare una ricchezza d’animo a chi decide di non lasciarsi trasportare dalla corrente, ma agisce e si dimena per trovare un senso più profondo, giorno dopo giorno. L’ultima sala dediaca al ciclismo, con due bartali da cui “quanta strada nei miei sandali” prende il titolo
lo scopo di questa esposizione sia quello di generare emozioni attraverso l’immedesimazione nell’arte e la musica. Quindi alla base di ogni opera troverete una didascalia con apposto un qr code che potrete scansionare e ascoltare la canzone che ha ispirato l’opera che state vedendo, favorendo così un’ immersione totale grazie al coinvolgimento di diversi sensi. Quindi invito tutti ad utilizzare delle cuffie per potersi isolare in un’intimità tra voi stessi e le opere che andrete a fruire.
il dialogo fra le arti non si limita a pittura e musica ma verranno coinvolte anche il teatro e la danza… infatti ho il piacere di annunciare che il 10 di ottobre alle ore 20.00 ?? avremo il piacere di ospitare uno spettacolo scritto e interpretato da Mattia Grazioli di Viandanze e MIchele Calcari danzatore di Balletto Civile. Che hanno accettato la sfida di reinterpretare ulteriormente attraverso il movimento i testi di Conte e le tele di Calcari.
Una mostra unica come questa con così tanto interesse, necessita assolutamente di un catalogo di pari livello, a prova e ricordo della mostra. Un catalogo stampato in edizione limitata di copie, e molte delle quali già state prenotate.
